L’economia circolare richiede alle imprese di agire in modo consapevole, mettendo al centro delle strategie imprenditoriali un nuovo modo di concepire e trattare i prodotti, al fine di diminuire i consumi e le risorse ed evitare l’aumento della quota di rifiuti.
Qualunque flusso di scarto se non viene valorizzato efficacemente è una grande perdita, per questo è necessario un modello di business mirato all’efficienza.
La trasformazione degli oggetti in prodotti di maggiore qualità consente di parlare di upcycling. Valorizzare un prodotto o un materiale di scarto dando nuovo aspetto, nuova funzionalità, nuovo valore permette di ridurre gli sprechi e l’impatto ambientale.
L’upcycling può essere sfruttato da tutti, cittadini, imprese, filiere, attraverso soluzioni e idee che diano nuova vita agli oggetti, riducendo l’utilizzo di materiale vergine.
Il concetto di upcycling, contrapposto a quello di recycling, rappresenta la pratica che le imprese più attente alla sostenibilità hanno implementato nei processi produttivi.
Il riciclo creativo non è recycling
Attraverso il riciclo un oggetto torna a svolgere la funzione di partenza; altre volte, invece, viene trasformato in un prodotto diverso, solitamente perdendo il suo valore originale. In quest’ultimo caso parliamo addirittura di downcycling.
Il riciclo, come afferma Diesel, può e deve essere creativo, ecco quindi che parliamo di rendere più interessante a livello economico, estetico ed emotivo un oggetto.
Il nuovo progetto creato dal brand si chiama Diesel Upcycling For, una serie di collezioni che risponde al bisogno di pratiche rispettose dell’ambiente nel settore della moda. L’obiettivo è dare nuova vita a capi già esistenti.
Nuova vita con l’upcycling: quando la trasformazione abbraccia la creatività in modo efficiente
Upcycling the Oceans, promosso dal brand Ecoalf, è un progetto che intende trasformare i rifiuti presenti nei mari, in particolar modo la plastica, in filati di qualità per capi d’abbigliamento e accessori.
Uptitude è una startup nata in Trentino Alto Adige che ha lavorato sul riutilizzo di vecchi snowboard e sci creando montature di occhiali con colori e grafiche che riprendono l’estetica dei prodotti originali.
PVC UpCycling opera in ambito “economia circolare e rifiuti zero” con l’obiettivo di facilitare il passaggio all’economia circolare, attraverso azioni miranti a recuperare il PVC dei cavi elettrici provenienti dalla dismissione di impianti energetici (de-manufacturing) al riciclo dello stesso PVC in prodotti a basso impatto ambientale (re-manufacturing).
Il progetto interessa sia la filiera di processo sia di prodotto, realizzati presso l’impresa REDEL.
Upcycling e sostenibilità in Samsung
Molte aziende stanno sviluppando programmi e soluzioni packaging che guardano all’intero ciclo di vita del prodotto in chiave sostenibile ed è quello che ha fatto Samsung.
Samsung è stata premiata, dalla Us Environmental Protection Agency al Ces di Las Vegas, per il suo Galaxy Upcycling Program.
L’obiettivo del programma è aiutare i consumatori ad aggiornare l’hardware e il software di un vecchio Galaxy, per abilitare nuove funzionalità utili a sfruttare il device in un nuovo tool tech.
L’obiettivo è impiegare sempre più materiali riciclati per la realizzazione della propria line-up TV che, quest’anno, segna il nuovo percorso intrapreso verso un futuro più sostenibile con una riduzione dell’impronta ecologica e un miglioramento dell’efficienza energetica.
Tutti i televisori di Samsung prodotti nel 2021 avranno il nuovo telecomando a cella solare che potrà essere ricaricato dalla luce del sole, dalle luci di casa o tramite un cavetto USB.
Questo, spiegano da Samsung, contribuirà ad eliminare lo scarto di 99 milioni di batterie AAA in sette anni, come quantificato attraverso una ricerca interna all’azienda.
Upcycling della plastica e innovazione ad alta efficienza
NextChem, società del Gruppo Maire Tecnimont, ha realizzato a Bedizzole, in provincia di Brescia, il più efficiente impianto di riciclo plastico d’Europa, con il 95% di efficienza di recupero dei polimeri.
L’impianto MyReplast si basa su un modello di business economicamente sostenibile, senza incentivi pubblici. È in grado di produrre oltre 40 mila tonnellate all’anno di polimeri riciclati, trattando diverse tipologie di rifiuti plastici, sia nel post consumo industriale – componenti di autovetture, scarti di produzione di packaging alimentare e industriale – sia nel post consumo urbano – materiale proveniente dalla raccolta differenziata urbana.
MyReplast migliora le proprietà del materiale plastico in entrata, quindi si ha un upcycling, consentendo il suo utilizzo per manufatti con alto valore aggiunto. Ma, soprattutto, permette di risparmiare 270mila barili di petrolio all’anno, evitando all’atmosfera 8.500 tonnellate di CO2 nello stesso periodo.
Reborn Ideas, sostenibilità made in Italy
Nothing is lost. Everything is reborn.
A dicembre 2018 è nato Reborn Ideas, l’e-commerce che si ispira all’economia circolare, che pone al centro della sua attività imprenditoriale la realizzazione di prodotti 100% made in Italy realizzati da artigiani mediante upcycling, recycling e recupero creativo.
Un canale di vendita per prodotti ecosostenibili, quindi, ma anche punto di contatto tra chi ha materie prime che non utilizza e chi ha idee e competenze per trasformare queste materie prime in nuove idee e nuovi prodotti.
Mercato circolare, l’app che connette i sostenitori dell’economia circolare
Rilasciata nella sua nuova versione a settembre 2020, Mercato circolare è la prima applicazione che, gratuitamente, crea una connessione tra utenti che operano secondo i principi dell’economia circolare. Censisce oltre 600 aziende e iniziative selezionandole sulla base di sette criteri di circolarità: recupero e riciclo, upcycling, imputi circolari, estensione di vita del prodotto (riparazione, usato, rigenerazione, ricarica), piattaforma di condivisione, prodotto come servizio, riduzione impatto e sprechi.
Gli utenti, una volta scaricata l’app, possono effettuare ricerche, libere o per categorie di prodotti, servizi, aziende, iniziative, acquistare in loco oppure on line, ma anche proporre nuovi prodotti, realtà e iniziative direttamente al team di Mercato Circolare.
L’app, sostiene Nadia Lambiase presidente e Ceo della startup, con il suo lavoro di divulgazione e connessione, intende aiutare a riflettere, ragionare e pensare adottando nuovi punti di vista sull’attuale modello di produzione e consumo.
Inoltre leggendo il documento pubblicato dalla Commissione Europea (Verso un’economia circolare: programma per un’Europa a zero rifiuti) è chiaro come il topic di un modello economico circolare rappresenti una priorità anche a Bruxelles. Il modello proposto in sede europea oltre alla diminuzione dei gas serra, garantirebbe alle imprese dell’Unione Europea un risparmio stimato di ben 600 miliardi di euro. Tra le proposte ce ne sono alcune riguardanti l’approccio green che le imprese dovrebbero portare avanti, altre relative alla produzione di merci più efficienti e durature e per contrastare il fenomeno dell’obsolescenza programmata. Le strade da percorrere per attuare un modello produttivo nel rispetto dell’ambiente possono essere le più disparate ma è chiaro che non può più essere ammissibile proseguire con un modello economico lineare: l’economia circolare non è il futuro, deve essere il presente.